MadeInAdd ospite a L’Italia Che Va: il potenziale della stampa 3D

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Trascrizione dell’intervista

Parliamo di innovazione anche tecnologica, soprattutto con il progresso che ci propone ad esempio il mondo della stampa digitale in modello 3D.
Soprattutto esperienza questa che pone moltissimi nuovi traguardi che cerchiamo anche di andare ad analizzare insieme attraverso i benefici che si potrebbero concretizzare nei confronti del singolo.
Applicazioni per esempio nel mondo medicale, laddove questa possibilità apre, schiude nuove applicazioni per esempio in tanti e diversi ambiti, piuttosto che per i dispositivi robotici o anche per, per esempio, prototipi di strumenti utili per gli anziani o per la disabilità.
È una azienda milanese — possiamo chiamarla ancora una start-up — è nata nel 2022, il cui Amministratore Delegato, Andrea Gorlezza, è il nostro ospite, che saluto e ringrazio.

Benefici concreti che può offrire oggi la stampa 3D alla persona

Allora, dov’è che potremo effettivamente individuare questi vantaggi, benefici per il singolo?
Innanzitutto, tecnologie e materiali utili alla produzione additiva medicale non solo permettono oggi una vera e propria rivoluzione in tanti ambiti.
Abbiamo detto: protesi dentarie, bite, modelli veramente innovativi.
Ma tutto questo com’è nato?

Andrea Gorlezza:
Ma assolutamente sì. È una tecnologia rivoluzionaria.
Pensiamo come se si aggiungesse una particella alla volta al pezzo che vogliamo creare, anziché togliere materiale: questa tecnologia aggiunge materiale, una pulviscola alla volta.
Una particella di polvere alla volta viene aggiunta al pezzo con un processo complicato di microfusione, sia di metalli che di plastiche.
Questa nuova tecnologia permette di raggiungere geometrie finora impensabili nella conformazione del pezzo ed un’altissima personalizzazione del prodotto.
Quindi è assolutamente indicata in settori dove la personalizzazione è fondamentale, come ad esempio quello delle protesi medicali, in tutti i settori: dal dentale alle protesi per le articolazioni ortopediche, assolutamente.
Scarpe, calzature, selle che vengono modellate sulla forma individuale di ciascuna persona: schiude veramente delle possibilità prima inimmaginabili.
Ed essendo disponibile anche adesso in metallo — mentre originariamente si era partiti dalle plastiche — questo ha schiuso una serie di applicazioni anche in settori industriali metallomeccanici, a partire dall’aeronautico, dallo spazio, dall’automotive.
E si sta espandendo sempre di più in tutti i settori industriali, grazie a questa incredibile libertà di geometria che viene data ai progettisti per individuare e rendere personalizzati i prodotti.

Il ruolo dell’Italia nello sviluppo della stampa 3D

Questa è un’azienda italiana, abbiamo detto. Ma che ruolo può giocare anche l’Italia in questa area specifica?
Noi conosciamo per esempio molto bene i distretti del biomedicale emiliano-romagnolo. Che ruolo può giocare, che mercato può esserci concretamente?

Andrea Gorlezza:
L’Italia è un mercato molto interessante, leggermente più arretrato nell’utilizzo, diciamo, di questa tecnologia rispetto ad altre nazioni — in particolare dove è nata, negli Stati Uniti, ma anche in altre nazioni europee.
Dobbiamo recuperare un po’.
E MadeInAdd, la nostra realtà, fa proprio questo: aiutiamo il sistema industriale italiano ad avere un’adozione più efficace, più veloce di questa nuova tecnologia in tutti i settori, dal biomedicale all’aeronautico, al metallomeccanico in generale, fino anche all’utilizzo da parte di, diciamo, privati o piccole aziende che hanno bisogno di pezzi personalizzati, che altrimenti sarebbero molto molto costosi da produrre, se non ci fosse ora questa nuova tecnologia.

Una rivoluzione capace di creare nuove opportunità di lavoro

Competenze, anche grande conoscenza non solo del corpo, ma di tanti altri componenti… Schiude anche delle possibilità per una nuova occupazione?

Andrea Gorlezza:
Ma assolutamente sì.
È una tecnologia che ha la possibilità di diventare veramente un pilastro e anche un nuovo motore di innovazione di prodotto, e quindi, in un certo senso, di attirare risorse che poi possono diventare — come dire — motore anche di posti di lavoro in tanti settori.
Anche perché non sono per ora tantissime, come dicevamo, queste realtà — come questa che abbiamo appunto scovato — per la quale io ringrazio Andrea Gorlezza per la sua partecipazione.

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