Stampa 3D e innovazione Medicale: l’intervista a MadeInAdd ospite di Terzo Millennio

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25/7/2025

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Redazione

Intervista ad Andrea Boscolo, CPO di MadeInAdd, ospite a TerzoMillennio Salute

Redazione:
Dottor Boscolo, lei è ingegnere aerospaziale, laureato al Politecnico di Torino. La sua carriera è iniziata nel settore aerospaziale, per poi proseguire nell’automotive, dove ha lavorato in grandi realtà, anche maturando esperienze all’estero. È lì che ha iniziato a esplorare il mondo dell’Additive Manufacturing, un settore in cui si è specializzato.
Può spiegarci che cos’è e come si inserisce questo progresso tecnologico nei temi medico-scientifici?

Andrea Boscolo:
Certo. L’Additive Manufacturing, o AM, può sembrare un termine tecnico e complesso, ma altro non è che la stampa 3D nella sua accezione industriale. È una tecnologia ormai diffusa anche in ambito domestico, ma in ambito industriale ha avuto un impatto rivoluzionario.

La stampa 3D è entrata in diversi mercati — dall’aerospazio, che è il mio primo amore, fino all’ambito medico — perché è una tecnologia “disruptive”: permette di abbattere drasticamente tempi e costi di produzione, progettando in modo veloce e su misura per le esigenze specifiche dei singoli settori.

Nel medicale, che è stato tra i primi ambiti ad adottare questa tecnologia, ci sono numerose applicazioni. Si realizzano protesi, sia interne che esterne, strumentazioni cliniche, come ad esempio i bite dentali. Pensiamo a quando andiamo dal dentista: oggi, dopo una scansione 3D dell’arco dentale, possiamo stampare bite e impianti con materiali come resine biocompatibili o addirittura metalli come il titanio, che grazie alla stampa 3D sono diventati molto più accessibili.

Redazione:
Quindi la stampa 3D consente una produzione rapida e personalizzata anche in ambito medico. Quali sono i benefici principali per il paziente?

Andrea Boscolo:
Uno dei concetti chiave è la customizzazione di massa. Questa tecnologia permette di progettare ogni componente su misura. In medicina, ciò significa poter creare dispositivi perfettamente conformati all’anatomia del paziente.
Pensiamo alle RSA, agli ospedali, alla possibilità di sostituire o riparare strumentazioni cliniche in modo veloce, oppure di realizzare parti personalizzate per uso specifico, migliorando ergonomia, comfort e tempi di recupero.

Ci stiamo già spingendo verso soluzioni ancora più avanzate, come la realizzazione di protesi impiantabili, ad esempio protesi d’anca o articolari, con un design che si adatta all’anatomia specifica del paziente. È una produzione “sartoriale”, come diciamo noi: prima era artigianale, oggi è ingegnerizzata e su misura, uno-a-uno.

Redazione:
Un approccio che si inserisce perfettamente nella tradizione manifatturiera italiana. Oltre alle protesi e ai dispositivi clinici, vi state concentrando anche su altri ambiti?

Andrea Boscolo:
Sì, abbiamo realizzato strumentazioni per sonde customizzabili che rilevano parametri del sangue in sala operatoria e altri contesti.
E poi c’è tutto il mondo del training medico e universitario: realizziamo mock-up fedeli di parti del corpo umano per esercitazioni e formazione di studenti in ambito clinico. Si tratta di modelli molto realistici, fondamentali per preparare i futuri medici in modo efficace.

Redazione:
Grazie dottor Boscolo per questa preziosa testimonianza. Chissà che non ci siano, in futuro, ulteriori applicazioni anche in ambiti patologici specifici?

Andrea Boscolo:
Ci stiamo già lavorando. Abbiamo iniziato a esplorare correlazioni e applicazioni più complesse. C’è tanto da fare e siamo solo all’inizio.

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